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L’Ordine

 

La nostra Storia

In Italia gli OPI – Ordini delle Professioni Infermieristiche nascono con la legge 3/2018 dagli ex Collegi IPASVI. A Prato il Collegio IPASVI nasce nel 1996, a seguito dell’istituzione della provincia in autonomia da Firenze. Sono complessivamente 103: i primi si sono costituiti nel 1954 (legge 29 ottobre 1954, n. 1049), i più “giovani” sono quelli di Fermo, Carbonia-Iglesias istituiti nel 2011. Tutta l’attività è sovvenzionata dalle quote degli iscritti, che ogni Ordine stabilisce in rapporto alle spese di gestione della sede, al programma di iniziative (corsi, informazione, consulenza legale, ecc.) e alla quota da versare alla Federazione per finanziare le iniziative centrali.
Nessun onere è in carico alla finanza pubblica;
L’organo di governo dell’Ordine è il Consiglio direttivo, che si rinnova attraverso una consultazione elettorale di tutti gli iscritti. I componenti del Consiglio variano da 5 per gli Ordini con meno di 100 iscritti, a 15 per quelli che superano i 1500. In Italia sono oltre 1500 gli infermieri eletti negli organismi di rappresentanza della professione. Ogni Consiglio distribuisce al proprio interno le cariche di presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere. Il presidente ha la rappresentanza lOrdine provinciale ed è membro di diritto del Consiglio nazionale

1439
Numero di Iscritti

Chi Siamo

L’OPI – Ordine delle Professioni Infermieristiche – è un ente pubblico non economico, istituito e regolamentato da apposite leggi. Rappresenta l’albo professionale di: Infermieri e Infermieri Pediatrici

Cosa Facciamo

L’Ordine è l’organismo che tutela e disciplina la professionalità degli iscritti, contrastando l’abusivismo, vigilando sul rispetto del Codice deontologico, esercitando il potere disciplinare, favorendo la crescita culturale degli iscritti, garantendo l’informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale.
L’Ordine promuove e assicura l’indipendenza, l’autonomia e la responsabilità della professione e dell’esercizio professionale, la qualità tecnico-professionale, la valorizzazione della funzione sociale, la salvaguardia dei diritti umani e dei princìpi etici dell’esercizio professionale indicati nel Codice Deontologico.
Partecipa alle procedure relative alla programmazione dei fabbisogni di professionisti, alle attività
formative e all’esame di abilitazione all’esercizio professionale, al dine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva; Verifica il possesso dei titoli abilitanti all’esercizio professionale e cura la tenuta, anche informatizzata, e la pubblicità, anche telematica, degli albi dei
professionisti.
Essi non svolgono ruoli di rappresentanza sindacale.

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